OCIO
Pensato
Progettato
…e Prodotto interamente in Italia
Ma come ci è venuto in mente?
Ormai la Realtà Virtuale è sotto gli occhi di tutti. E soprattutto alla portata di tutti.
Dopo anni in cui si è parlato, discusso e ipotizzato di poter vivere in un mondo artificiale fatto di pixels ora lo si può finalmente fare, ed è possibile provarlo.
Vivere emozioni a 360° anche comodamente tra le mura di casa.
Era il 1957 quando l’uomo iniziò ad interessarsi alla possibilità di essere catapultato in altri mondi e vivere nuove sensazioni Virtuali; infatti il regista Morton Heilig creò Sensorama: un apparecchio pensato per immergere lo spettatore all’interno dell’esperienza cinematografica. Una sorta di cabina con tanto di sedia e un vano in cui infilare il viso per osservare immagini in tre dimensioni, ventilatori a simulare il vento, audio stereo e persino un sistema per riprodurre profumi e odori stimolando l’olfatto. La tecnologia dell’epoca, però, era ancora troppo immatura.
Allora l’uomo ha continuato a sperimentare, cimentarsi ed a provare. Philco Headsight (1961), Atari Research Lab (1982), Sega VR (1993), Philips Scuba VR (1997) sono solo alcuni esempi, delle decine di oggetti e brevetti pensati.
Però i vari progetti non decollarono mai creando scetticismo tra i vari sostenitori di questa tecnologia innovativa. Così per un intero decennio molte compagnie decisero di abbandonare progetti pindarici per focalizzarsi sui prodotti che erano sicuri di vendere. Solo i sognatori continuavano a studiare e a progettare.
Tra questi possiamo citare Palmer Luckey, un ragazzino appassionato per la VR con un garage dove poter smacchinare. Con pochi strumenti a disposizione ed una successiva raccolta fondi riuscì a creare il primo prototipo e mostrarlo all’E3 2012, una delle più famose fiere dell’elettronica. Il mondo scoprì il primo Oculus Rift.
Tutto il resto è storia con Sony Vr, Microsoft Ololens e Samsung Gear vari.
Tutti strumenti ultra-tecnologici che permettono di vivere realtà immersive in altri mondi.
L’azienda Oculus VR, è stata recentemente acquistata da Facebook, e tramite il suo famoso visore ed un pc ci si può immergere letteralmente in altri mondi ed in altre realtà.
Allora cosa dobbiamo aspettarci dal futuro? Forse bastava fare un giro tra gli oltre 400 espositori della China Hi Tech Fair che si è chiusa di recente a Shenzhen.
Tutti strumenti estremamente tecnologici. Con mesi e mesi, se non anni, di progettazioni ed esperimenti alle spalle. Tutti estremamente evoluti. Ma anche molto costosi.
Google, allora, decise di puntare sui materiali poveri. Tutto basato sul caro buon vecchio cartone, e realizzò il Google Cardboard. Un visore di cartone, che si può comprare per pochi dollari su internet.
Inserendo lo smartphone e facendo partire le applicazioni o i video creati appositamente si può provare la sensazione e l’ebbrezza della realtà virtuale.
Il Cardboard originale è fatto di più pezzi, bisogna montarlo e, per portarlo con sé bisogna rismontarlo e stare attento a non perdere i pezzi in giro.
Ne sono state rilasciate diverse versioni, anche di diverse aziende indipendenti partner di Google.
Sono tutte, comunque, abbastanza ingombranti. Un po’ di cartone, due lenti e l’oggetto che ognuno tiene in tasca, o in borsetta. Ed il gioco è fatto. Davvero tutto qui?
Dobbiamo aspettare nuove tecnologie per nuove avventure, o pensare a nuovi materiali per rendere questa tecnologia realmente alla portata di tutti? Realmente portatile per averla sempre con sé?
È possibile personalizzare un visore rendendolo diverso da tutti gli altri visori?
Mettendo a frutto anni e anni di studi informatici e ingegneristici per riuscire a migliorare ciò che sembra già perfetto? Forse sì. Con OCIO.
Personalizzabile, Portatile, Per tutti.
Queste domande e questi tre pensieri ci hanno spinto a pensare al di fuori dal gruppo.
A guardare i colossi da un’altra prospettiva.
A cercare una soluzione per aziende e privati.
Per giochi e video, per fiere e musei.
Così è nato Ocio.
Pensato, Progettato e Prodotto interamente in Italia.